Durante i consulti può accadere che il mio corpo senta dei sintomi del consultante oppure no.
Dipende da qual è il bisogno.

Mi lascio sempre guidare dal mio sentire di cui negli anni ho imparato a fidarmi. 

La bellezza di un lavoro interiore è che emerge solo ciò che siamo pronti ad affrontare. 
A volte ciò che affiora lo sapevamo già, ma non ne eravamo sicuri, allora il consulto
diventa la spinta che ci serve per agire in modo nuovo. 
 

Ogni cosa può essere guardata da vari livelli.
Quando cominciamo a vedere la vita come un insieme di esperienze che arrivano per guarirci da antiche memorie

e non per distruggerci, la nostra coscienza si espande e riacquistiamo una posizione centrale rispetto agli eventi. 
Questo tipo di comprensione può avvenire improvvisamente o essere graduale. 

 

Ognuno ha i suoi tempi e questi sono sacri. Come sacro è tutto ciò che siete oggi. 
E se vi va di iniziare subito il lavoro, cominciate ad accogliervi. 
 

Accoglietevi nella vostra capacità di perdonarvi o nell'incapacità di farlo.

Accogliete le vostre qualità, i vostri difetti. 
Accogliete ogni aspetto di voi, anche il più spigoloso e abbiate fiducia che più sarete morbidi con quelle che oggi condannate come odiose mancanze, più loro si faranno maestre luminose pronte a svelarvi qualcosa 

che, arroccati nel giudizio, non vi era possibile neanche immaginare.